Manca solo un giorno all’attesissimo “derby della Madonnina“, con l’Inter di Simone Inzaghi e il Milan di Stefano Pioli pronte a fronteggiarsi in una partita dal grande valore per entrambe. La classifica, ovviamente, sarà il primo fattore che uscirà modificato in caso di successo da una parte o dall’altra. I nerazzurri cercheranno di allungare ulteriormente il vantaggio (attualmente di 4 punti, con una partita da recuperare) fin qui maturato sulle inseguitrici, tra cui proprio i cugini rossoneri. Vigilia, dunque, di una sfida che prospetta grande spettacolo e rappresenta uno snodo importante per il campionato. Il tecnico nerazzurro Inzaghi, però, cerca di non ingigantire troppo l’attesa per questo incontro, come sostenuto nell’odierna conferenza stampa del pre-gara.
VIGILIA DI INTER-MILAN, INZAGHI FIDUCIOSO
Simone Inzaghi, nella consueta conferenza pre-partita, non si sbilancia troppo sull’importanza di questo derby. L’allenatore nerazzurro, infatti, vuole restare concentrato sull’obiettivo da centrare settimanalmente:
“Siamo consapevoli delle nostre forze, sia individuali che di squadra, ma non sarà una partita decisiva. Mancano ancora quindici partite, quindi con 45 punti disponibili ci sono parecchie partite da giocare…”
Curiosità anche per gli innesti arrivati dal mercato di gennaio. Tasselli di certo non secondari per supportare la squadra in questa parte di stagione:
“La società si è fatta trovare pronta, inserendo due calciatori che ci potranno aiutare da qui alla fine della stagione. Ci vorrà del tempo, per Gosens, che dovrà recuperare da alcuni problemi fisici. Contento anche di Caicedo, che avevo già allenato in passato”.
Puntualizzazione anche sull’eventualità di un rigorista già definito (visto il precedente dell’andata):
“Abbiamo la nostra lista di rigoristi, ma valuteremo in caso si presenti questa situazione. Il nostro rigorista è Lautaro, poi Calhanoglu, Perisic, Sanchez…Tanti giocatori adatti a calciare un rigore”.
INZAGHI: “NON CI SONO SQUADRE FAVORITE, QUANDO SI GIOCA UN DERBY”
I derby, si sa, sono sempre partite a sé, in cui la classifica e i precedenti sono suscettibili di clamorosi ribaltoni. La pensa così anche il tecnico nerazzurro, che di derby in quel di Roma ne ha vissuti parecchi:
“Non ci sono favoriti, nei derby, anche se la classifica magari presenta situazioni differenti. Ne ho giocati tanti a Roma e il primo qui a Milano all’andata ed è difficile partire con una squadra avvantaggiata sull’altra. Credo che domani gli episodi faranno la differenza, quindi dovremo essere bravi a indirizzarli nel modo giusto. Idem per le motivazioni”.
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