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Di Francesco: “Non pensiamo al momento dell’Inter. Vogliamo continuità”

12 Dicembre 2020
Di Francesco: “Non pensiamo al momento dell’Inter. Vogliamo continuità”

Eusebio Di Francesco è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Inter.

Ecco le dichiarazioni del tecnico rossoblu:

Visto l’attacco dell’Inter sta ancora pensando a una difesa giovane? In attacco esiste il ballottaggio Simeone-Pavoletti? Nandez ce la farà?
“Per quanto riguarda la difesa non è un problema di età, ma ho recuperato anche Klavan e Ceppitelli, che ha solo 5 o 6 allenamenti con la squadra: potrebbe essere inserito a gara in corso, come Pisacane, ma tra i centrali manca Godin. Simeone sta meglio, non è stato con la squadra per diversi giorni ma mi ha fatto una buona impressione a livello di condizione, è il migliore tra chi ha avuto il Covid. Oggi si è allenato anche Nandez che convocherò, a differenza di Pereiro e Tripaldelli, che ha avuto un problemino muscolare sarà fuori per questa e probabilmente anche per l’altra”.

Quanto può influire l’eliminazione dalla Champions? E poi: si può dire che il Cagliari visto a Verona è stato il più equilibrato?
“La squadra ha difeso bene e mantenuto l’equilibrio in tutta la gara, non soltanto nel secondo tempo: credo sia stata la partita dove abbiamo avuto maggiore continuità, nonostante le assenze e la bassa età media. Il calcio, la vita ci porta sempre a dover continuamente dimostrare: l’aspetto mentale dell’Inter mi interessa relativamente, pensando che dobbiamo pensare alla nostra forza. Non han passato il turno, magari sono arrabbiati: cosa ci darà maggior vantaggio? Non lo so, ma so che dobbiamo ribadire la nostra forza e pensare a noi”.

Che tipo di gara sarà domani? Vedremo il Cagliari che impone il suo gioco?
“A me piacerebbe sempre imporre il nostro gioco, ma ci sono anche gli avversari (ride, ndr). Ci saranno delle fasi in cui loro avranno il pallino del gioco, altre in cui lo avremo noi. Abbiamo lavorato tanto sull’interpretazione della gara, anche in questa settimana: cercheranno probabilmente di usare soprattutto la loro forza fisica, dovremo essere bravi in questo”.

In questo periodo molte squadre stanno snaturando il proprio modo di giocare: lo farà anche il Cagliari?
“In questo momento ho la sensazione e il desiderio di dare continuità, poi durante la gara posso anche cambiare assetto”.

Cosa direbbe a Nainggolan domani se lo dovesse incontrare in campo? Cosa chiede per domani al suo Cagliari, che contro le grandi ha sofferto fin qui?
“Dobbiamo lavorare tanto anche a livello mentale, sicuramente con Atalanta, Lazio e Juventus siamo arrivati con i cerotti. Siamo realisti, ma domani vogliamo provarci e cercare di invertire il trend, perché quantomeno vogliamo mettere in difficoltà. Su Radja dico che lo ritrovo sempre con piacere, gli dirò nuovamente arrivederci (ride, ndr)”.

Il mercato di gennaio si avvicina: la prestazione di Verona ha cambiato qualcosa nel suo giudizio della rosa?
“Penso che la valutazione vada al di là della prestazione, anche se per me la domenica è la risposta più importante rispetto agli allenamenti. A Verona mi è piaciuto tanto come è stato tradotto in partita quello che facciamo, lavorando molto bene, in allenamento. Voglio fare un nome su tutti: Carboni ha retto tutti i 90′ quando ha giocato, perché si è allenato sempre con grande qualità. Quando ci si allena ad alti livelli, si gioca anche ad alti livelli. Le valutazioni sul mercato comunque vanno fatte, per cercare di migliorare o snellire la rosa”.

Un giudizio su Marin dopo il suo primo gol.
“L’ho visto in crescita e si è ripulito dalle scorie della nazionale, da dove era tornato sfinito. Tutti dovrebbero pensare che ci si allena in partita, ma è il contrario, ci si allena in vista delle partite”.

Infine un ricordo su Paolo Rossi.
“Lo voglio ricordare con il suo sorriso, che aveva sempre per tutti: io ho avuto la fortuna di conoscerlo come tifoso dell’Italia, ho visto la partite dei Mondiali nel mio albergo ed è stato bellissimo. Bruno Conti mi ha spesso parlato di lui e ho avuto la fortuna di conoscerlo a Pescara. Ha sempre parlato con rispetto e con il sorriso sulle labbra, dispiace quando va via una persona così, che mi evoca sempre dei grandi ricordi”.

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