La moviola di Udinese-Inter: manca il secondo giallo ad Arslan

La moviola di Udinese-Inter. A dirigere la sfida della Dacia Arena Fabio Maresca della sezione di Napoli, coadiuvato da Imperiale e Di Vuolo. Quarto uomo Fourneau, al Var Aureliano, assistito da Mondini.

7′ Annullato un gol a Lautaro – Lancio di Brozovic e gol di Lautaro che buca Musso, ma l’argentino è partito da posizione di fuorigioco e la rete viene giustamente annullata.

10′ Ammonito Arslan: scivolata su Vidal al limite dell’area, il direttore di gara estrae il cartellino giallo. Giusta decisione.

26′ Fallo a metà campo di Arslan, che blocca una possibile ripartenza dei nerazzurri. Il bianconero rischia il secondo giallo in quanto già ammonito, ma l’arbitro non è di questo parere.  Decisione a nostro avviso errata. Protestano i giocatori di Conte, che volevano la seconda ammonizione.

37′ Samir stende Lukaku pronto a partire in contropiede dalla propria trequarti: giallo per il centrale dei friulani, che diffidato salterà la prossima sfida.

66′ Cartellino giallo per Bastoni, che atterra De Paul a centrocampo: intervento in ritardo, ammonizione giusta.

83′ Ammonito Stefano Sensi, che si scontra con Lasagna, giallo per il nerazzurro. A nostro avviso sembra essere l’attaccante friulano a cercare il contatto con il centrocampista di Conte, che altro non fa se non guardare la palla. Ammonizione quanto meno severa.

91′ Espulso Antonio Conte per proteste. Il tecnico nerazzurro non è d’accordo con l’arbitro sull’entità del recupero e lo fa presente in maniera non proprio docile. Prima ammonito, poi viene allontanato per il reiterarsi delle proteste. Uscito dal campo urlava al direttore di gara. “Sei sempre tu, sei sempre tu”.

Nel finale di partita l’arbitro Maresca ha estratto in tutto due cartellini rossi: uno per Antonio Conte e uno per Gabriele Oriali, entrambi allontanati per proteste. In generale, per tutta la partita, l’arbitraggio non è mai incappato in errori clamorosi, ma a far perdere la pazienza ai nerazzurri è stato l’atteggiamento permissivo davanti alle perdite di tempo nei minuti di recupero.

Maresca ne concede 4 (5 forse sarebbero stati più giusti) ma non fa nulla per recuperare le perdite di tempo dei giocatori friulani, soprattutto del portiere Musso che rallenta la ripresa del gioco.

C’è un precedente preciso che probabilmente non ha tolto la ruggine nel rapporto tra l’arbitro e  Conte e che risale a Inter-Parma dello scorso anno, quando Maresca era al VAR: in quell’occasione non richiamò l’arbitro (che era Pairetto) su una evidente trattenuta in area su Perisic con conseguente rigore negato all’Inter.

Voto a Maresca: 5

La moviola di Udinese-Inter.

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