Roma e Samp all’orizzonte, ma Conte ha già in testa il derby d’Italia

Nonostante la conquista dello scudetto con largo anticipo, l’Inter non può snobbare le ultime quattro partite di campionato. Per vari motivi, come ad esempio che questi ultimi match saranno un’occasione di mettersi in mostra per chi ha giocato meno.

In più c’è un altro stimolo come quello di sfondare quota 90 punti, per cui serviranno almeno 8 punti su 12 per riuscire in questo intento. La più grande ragione per cui, però, Conte vuole tutti sul pezzo è una: il derby d’Italia. L’Inter, infatti, alla 37a giornata potrebbe essete l’arbitro del destino della Juventus, che sta lottando serratamente per un posto tra le prime quattro. Dopo le ruggini in Coppa Italia con il vecchio amico Andrea Agnelli, il tecnico nerazzurro ha sete di vendetta. In aggiunta, l’Inter potrebbe aver interesse ad estromettere la Juventus dalla corsa Champions per un’altra fondamentale ragione: se i bianconeri non arrivassero tra le prime quattro dovranno giocoforza ridimensionarsi economicamente e questo potrebbe favorire l’Inter nei prossimi campionati.

Per cui, nonostante alcuni considerano i neo Campioni d’Italia ormai in vacanza, siamo certi che il 15 maggio sarà partita vera. Le gare tra Inter e Juventus, data la forte rivalità tra le due tifoserie, non hanno avuto e non potranno mai avere un tono amichevole. I giocatori nerazzurri vorranno dimostrare ai colleghi bianconeri la loro forza direttamente sul campo, dopo aver spezzato il loro regno che durava da nove lunghi anni. Il condottiero che istituì quel regno fu proprio Antonio Conte che ora è il comandante degli avversari di sempre. Antonio, dopo aver buttato giù dal trono i vecchi amici, ora vuole estrometterli anche dal “grande ballo d’Europa”. Riuscirci non sarà sicuramente facile, ma l’Inter ci proverà a tutti i costi. C’è da sfatare un tabù “Juventus Stadium” con l’ultima vittoria nerazzurra nel fortino bianconero datata 2 novembre 2012. Addirittura la Beneamata non segna un goal in casa bianconera dal 6 gennaio 2015. Si sa, però, che con un comandante capace di vincere 135 partite da allenatore in Serie A (su 199), nulla è impossibile.