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Un anno di Covid-19 – Serie A e Inter: quanto siete cambiate

29 Novembre 2020
Un anno di Covid-19 – Serie A e Inter: quanto siete cambiate

Le prime notizie sul Coronavirus, uno strano virus proveniente dal Sol Levante, ci sono arrivate tramite i telegiornali ormai un anno fa. Si parlava di migliaia di contagiati al giorno,  e di un tasso di mortalità tutto sommato basso ma subdolo. Nessuno, ma proprio nessuno, avrebbe mai pensato che la nostra vita quotidiana potesse cambiare così tanto. Lo sanno bene anche i calciatori che, con le dovute proporzioni del caso, sono una delle categorie che hanno subito cambiamenti maggiori nel loro stile di vita. Questo Covid-19 ha modificato la Serie A e ha avuto ripercussioni molto forti in casa Inter. Pensiamoci assieme.

Nel corso della sua storia più che centenaria, la Serie A ha subito numerose modificazioni. All’inizio si svolgeva a gironi plurimi su base territoriale, per poi diventare a girone unico all’inizio degli anni ’30. Se una volta si assegnavano 2 punti in caso di vittoria, oggi se ne assegnano 3. Ma tutte questi cambiamenti non sono avvenuti in così modo così repentino e inaspettato come il Covid-19 ci ha costretto a fare.

La Pandemia in atto ci ha infatti costretto ad assistere ad una Serie A anomala, fin dall’inizio del girone di ritorno della stagione scorsa, quella 2019-2020. Partite cancellate a ripetizione che hanno sconvolto il calendario delle squadre, interruzione di vari mesi e fase finale di campionato giocata nel bel mezzo dell’estate. E dopo aver faticosamente portato a termine una stagione assurda ecco subito le nazionali, una preparazione durata 15 secondi e via di nuovo in una full immersion di partite giocate ogni 3 giorni. 

In mezzo a tutti ciò, una fase finale dell’Europeo 2020 e un Olimpiade cancellate e rimandate al 2021, e le fasi ad eliminazione diretta di Champions League ed Europa League giocate in gara secca che, come si può facilmente capire, significa una tipo di competizione totalmente diversa, che ha sicuramente favorito alcune squadre e penalizzato altre.

Insomma, ci stiamo abituando ad un calcio molto differente. Un calcio fatto di protocolli sanitari da rispettare, allenamenti individuali, ASL senza organizzazione che decidono le partite, stress psico fisico del calciatori alle stelle. E in tutto ciò, i tifosi pretendono sempre un livello di prestazioni al Top, come se tutto questo non influisse minimamente su ciò che si vede in campo.

Questo, purtroppo, è soprattutto vero per una squadra come l’Inter, i cui tifosi sono i più passionali e umorali di tutti. 

Ma perchè è soprattutto vero per l’Inter? Perchè l’emergenza Covid-19 che ha colpito la nostra Serie A, ha trovato nell’Inter una delle sue “vittime” preferite. Soprattutto all’inizio di questa sciagurata stagione 2020-2021, che si sta cercando di portare avanti per interessi più economici che sportivi, l’Inter si è ritrovata con quasi la metà della rosa colpita dal Coronavirus. Per fare una lista, sono stati positivi Alessandro Bastoni, Radja Nainggolan, Ashley Young, Achraf Hakimi, Roberto Gagliardini, Ionut Radu e Milan Skriniar. Oltre a questi, non dimentichiamoci gli attuali Daniele Padelli, Aleksandar Kolarov e Marcelo Brozovic. 

Si capisce che si tratta di una disastro sportivo. Se nelle stagioni precedenti ci fosse stato un numero così alto di infortunati contemporanei, le attenuanti al lavoro di un tecnico sarebbero state enormi.

Se questa è la verità, però, un altro aspetto potrebbe essere stato un vantaggio. Nonostante lo stop al campionato di vari mesi, l’Inter si è ritrovata, inaspettatamente, davvero in forma alla ripresa delle competizioni in estate. Una delle squadre, o forse La squadra più in forma d’Europa (togliendo il Bayern Monaco). Questo, unito alla modifica della formula della fase finale di Europa League, ha probabilmente favorito la squadra nerazzurra nella sua corsa in quella competizione, permettendole di arrivare in Finale con relativa facilità.

La seconda competizione europea, infatti, ha in se tantissime difficoltà oltre alla relativa forza di alcune squadre. Trasferte infinite, il fatto di giocare al giovedì e, spesso, il poco interesse delle società (questo per via dei premi in denaro minori).

Essendosi ritrovata in un momento di forma più positivo rispetto ad altre squadre, la pausa forzata che il Covid-19 ha imposto alla Serie A ha anche permesso all’Inter di finire il campionato ad un solo, misero punto dalla Juventus vincitrice. Un colpo niente male per una squadra in costruzione.

In questa stagione, invece, l’Inter sta incontrando parecchie difficoltà. Oltre ad un numero maggiore di contagiati, le competizioni del suo 2019/2020 sono finite oltre ferragosto. Dopo di che, quasi tutti i giocatori sono immediatamente volati in giro per il mondo per giocare con le proprie nazionali (sciocchezza enorme ma, insomma, era agosto, a chi fregava del virus?). 

In questo momento, 29 novembre 2020, il bilancio di questa prima parte di stagione non può essere positivo, nonostante la vittoria di ieri al Mapei Stadium. Il problema vero è che nessuno, davvero nessuno sa con certezza cosa ci riserva il futuro. Nessuno sa come questo Covid-19 influenzerà ancora la Serie A, e l’Inter per estensione, nel corso dei prossimi mesi.

Si possono fare bilanci solamente parziali, e questi bilanci sono comunque incompleti e devono tenere conto di tantissime variabili complesse. Cercare di mettere tutte queste variabili per iscritto in una forma comprensibile sarebbe futile e infruttuoso. Un plauso va sicuramente fatto a tutte quelle persone che stanno permettendo allo sport di continuare ad allietare la vita delle persone. Organizzare una Serie A in queste condizioni è senza dubbio molto arduo (anche se, probabilmente, lo si sta facendo per motivi sbagliati).

Il bilancio di questo anno in casa Inter, invece, al netto dell’enorme numero dei contagi è tutto sommato positivo visti i risultati in campo. Ora come ora si, l’Inter è con un piede e mezzo fuori dalla Champions, ma è comunque seconda in campionato (con una partita in più per ora). In mezzo a tutti i problemi legati a questa Pandemia, poteva andare molto peggio.

Il Covid-19 ha costretto la Serie A, e l’Inter, a cambiare davvero molto rapidamente. Ma si spera che questi cambiamenti non siano permanenti, e che si possa tornare al più presto a sentire il coro dei tifosi negli stadi. E questa, in definitiva, sarebbe la più bella notizia possibile.

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