Atalanta e Inter si annullano per gran parte della partita, e si dividono la posta in palio. Un pareggio che forse non serve a nessuno ma evita la crisi.

Atalanta-Inter, primo tempo: tanta intensità ma poche emozioni, a vincere è l’equilibrio

Nessun margine d’errore per Atalanta e Inter dopo le debacle europee contro Liverpool e Real Madrid. I doppi ex, Conte e Gasperini, al Gewiss Stadium cercano tre punti fondamentali per non allontanarsi troppo dalle zone nobili della classifica. Tra due squadre che hanno nella tenuta difensiva il proprio tallone d’Achille, l’avvio di partita è caratterizzato soprattutto dalla grande attenzione dei difensori. Uno tra tutti Romero, che dopo 8 minuti impedisce a Lautaro di girare in porta un bel cross di Darmian.

Tutta la prima frazione continua a viaggiare sui binari dell’equilibrio. L’Atalanta prova a sfiancare gli avversari con il palleggio e i soliti attacchi dalle linee laterali, mentre l’Inter predilige verticalizzazioni improvvise o azioni di contropiede. Il livello d’intensità è alto, ma le occasioni scarseggiano. Gli spazi davanti sono pochi, sia da una parte che dall’altra, e le uniche emozioni del primo tempo arrivano dalla testa di Vidal e dai piedi di Freuler. Il cileno al 24′, non riesce a schiacciare abbastanza il pallone dopo un grande inserimento. Mentre lo svizzero al 18′ quasi sorprende Handanovic con un cross svirgolato dalla destra.

Tra i più attivi ci sono Lautaro, che prova ci prova più senza mai trovare lo specchio della porta, e Malinovskiy, che al 23′ avrebbe l’occasione di sbloccare la partita. Ma colpisce male e manda alle stelle un pallone comunque non facile da indirizzare. Al 45′ quindi, si chiude un primo tempo senza vincitori ne vinti, tra due squadre brave ad annullarsi a vicenda.

Atalanta-Inter, secondo tempo: Miranchuk risponde a Lautaro, e il match finisce in parità

Il secondo tempo ricomincia con gli stessi 22 che in campo dal primo minuti, e anche l’andamento della partita non cambia. Per sbloccare il risultato allora ci vuole un’episodio. E a trovarlo è l’uomo più impalla tra le fila dell’Inter, Lautaro Martinez. Al 57′ il “toro” è bravo ad anticipare Djimsiti sul primo palo e spizzare alle spalle di Sportiello un cross di Ashley Young.

Dopo il gol del vantaggio, gli uomini di Conte trovano coraggio e riescono ad alzare la pressione. Così al 64′ ci vuole un provvidenziale Sportiello per impedire a Vidal prima e Barella poi di siglare il 2-0. Se il guerriero, lanciato da solo verso la porta, avrebbe potuto fare qualcosa in più, sulla ribattuta di Barella l’intervento del portiere della Dea è miracoloso.

Gasperini prova a mettere mano alla panchina per cambiare la partita. E al 79′ sono proprio due neo entrati a confezionare il gol del pareggio. Muriel è bravo a trovare Miranchuk al limite dell’area, e il russo è altrettanto bravo a far passare il pallone tra le gambe di Bastoni, e infilarlo nell’angolino alle spalle di Handanovic.

Così nel finale il match cambia faccia, e ai i soliti ritmi forsennati, si aggiunge la voglia di entrambe le squadre di fare risultato pieno. L’Atalanta dopo il passaggio al 4-3-3  sembra avere qualcosa in più, e all’ 84′ è Muriel ad andare vicino al gol del vantaggio. L’Inter però si difende con le unghie e con i denti, e nel finale avrebbe anche l’opportunità di tornare in vantaggio. Ma il risultato non cambia noostante il finale infuocato.

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