Solo tre partite senza subire goal: Inter a caccia del clean sheet

Per l’ennesima volta l’Inter, ieri sera contro il Bologna, non è riuscita a mantenere la porta inviolata.

Se l’anno scorso, in Serie A, Handanovic aveva finito imbattuto il 37,1% delle partite, quest’anno è fermo al 20%. Solo Genoa e Sassuolo non sono riuscite a segnare contro l’Inter. I numeri parlano chiaro, la difesa della squadra di Conte deve salire di livello, troppe le partite in cui gli avversari sono andati a segno. Quasi clamoroso il numero di partite in cui l’Inter ha subito almeno due reti: 9, in 15 partite fra Serie A e Champions.

Inevitabile come i miglioramenti difensivi debbano comparire il prima possibile. Davanti l’Inter, seppur dipendente da Lukaku, funziona ma dietro spesso balla. 7 tiri in porta dal Bologna sono oggettivamente troppi da subire, a maggior ragione in casa, serve un cambiamento. Mercoledì, sotto pressione, si vedrà la reazione della squadra. In una partita da dentro o fuori (mancando la vittoria l’Inter abbandonerebbe clamorosamente l’Europa a Dicembre) servirà solidità.

Le attenzioni, per la sfida allo Shakhtar sono puntate agli ottavi di Champions ma la vittoria è fondamentale anche per passare in Europa League. Una finalista di una competizione europea come l’Inter non dovrebbe permettersi una eliminazione dall’Europa così rapida. La scalata verso i turni ad eliminazione diretta, che siano ottavi di CL o sedicesimi di EL, deve partire dal reparto difensivo. All’andata in ucraina l’Inter aveva corso ben pochi pericoli, idem ad Agosto contro i nero-arancio nel dominante 5-0 in semifinale. Mercoledì si deve ripartire allo stesso modo, con lo Shakthar a secco.