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Serie A, l’Inter suona l’ottava, al Meazza il duo Bastoni-Skriniar riporta i nerazzurri al primo posto in classifica

9 Gennaio 2022
Serie A, l’Inter suona l’ottava, al Meazza il duo Bastoni-Skriniar riporta i nerazzurri al primo posto in classifica

Serie A, l’Inter suona l’ottava, al Meazza il duo Bastoni-Skriniar riporta i nerazzurri al primo posto in classifica

I nerazzurri riescono a battere la Lazio a San Siro in una partita ostica e piena di insidie. Si potrebbe riassumere come la gara vinta dai difensori. Infatti il sigillo di Bastoni da fuori area e la testata sotto la traversa di Skiniar regalano il successo agli uomini di Inzaghi, dopo il temporaneo pareggio di Immobile nel primo tempo.

Un Simone Inzaghi soddisfatto a fine partita ai microfoni di Dazn. Ecco le sue parole:

Vittoria che fa più piacere per i suoi 20 anni nella Lazio?

“Ma no. Volevamo tornare con una vittoria; non era semplice perché incontravamo una squadra di qualità, che giovedì è rimasta sempre sul pezzo. Ma per i numeri la nostra vittoria è meritata, sono contento. Mercoledì ci aspetta una finale da giocare nel nostro stadio, ci siamo preparati nel migliore dei modi”.

Avete vinto coi gol dei ‘braccetti’, è un segnale che si può vincere anche quando gli attaccanti sono in difficoltà?

“Ho la fortuna di avere giocatori validi, anche D’Ambrosio ha segnato da braccetto. Ora non ci si deve fermare, le nostre avversarie hanno vinto tutte. Dopo Bologna affrontavamo una squadra che ha giocato tre giorni prima mentre noi eravamo fermi dal 22 dicembre. Ma i ragazzi sono stati bravissimi, ho fatto loro i complimenti”.

Qual è la cosa che ti rende più orgoglioso che hai portato all’Inter?

“La partecipazione di tutti. Vidal è stato tra i migliori in campo col Torino, Gagliardini tra i migliori oggi. Per me vedere gente che non ha avuto molto spazio giocare così è un orgoglio, una grande dimostrazione”.

La migliore notizia è la non ammonizione di Lautaro Martinez?

“Normale, però Lautaro ha fatto una grande partita con Sanchez. Poi avevo la fortuna di avere Dzeko e Correa che sono entrati molto bene. Avevo la necessità di entrare nel migliore dei modi; i ragazzi sono stati bravissimi in una partita non semplice”.

Tutti dicono che il campionato puoi perderlo solo tu, si sente già la pressione?

“Il 20 ottobre lo sentivo molto meno, ora si sente dire più facilmente e il merito è dei ragazzi che hanno vinto otto partite di fila. Prima non sentivo che potevamo buttare via solo noi il campionato, ora non è così. Ma per noi deve essere uno stimolo per migliorarci sempre”.

Perché Sanchez non è stato un valore comprovato per l’Inter?

“Io non l’ho avuto il primo mese e mezzo per una lesione al polpaccio, poi si è sistemato e ad ogni allenamento ha cercato di convincermi. E’ sempre positivo, è dentro al gruppo, vuole dare sempre il massimo. Ho la fortuna di avere quattro attaccanti molto forti, devo fare delle scelte e loro lo sanno. Alexis comunque da un mese a questa parte è una risorsa per tutti noi”.

Dopo la partita ha esultato velocemente ed è tornato negli spogliatoi. Segnale di rispetto per la Lazio.

“Sapete cosa rappresenta la Lazio per me, mi ha cresciuto, è stata la mia vita. Non è una vittoria come le altre ma per tutto quello che mi sta dando l’Inter la volevo con tutte le mie forze”.

 

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