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I 5 motivi per credere nell’impresa dell’Inter contro il Real Madrid

25 Novembre 2020
I 5 motivi per credere nell’impresa dell’Inter contro il Real Madrid

Questa sera alle 21:00 andrà in scena Inter-Real Madrid, 4° giornata del girone di Champions League. Nonostante il malumore (comprensibile) dei tifosi e il periodo negativo della squadra, l’impresa è comunque possibile. E giocando a fare gli avvocati del diavolo, ci siamo messi nei panni di Keanu Reeves ed abbiamo provato ad analizzare i motivi per cui i tifosi possono credere nell’impresa di battere i blancos. 

Andando un po’ indietro negli anni, ci si accorge di come le analogie con la partita Inter-Real Madrid del 25 novembre 1998 siano davvero tante. Anche li la squadra veniva da una stagione piena di gloria (allora la vittoria in Coppa UEFA, oggi la Finale di Europa League), seguita da un periodo di appannamento da cui non si vedeva la fine (allora 4 allenatori cambiati e 8 posto in Serie A, oggi una squadra svuotata e senza cattiveria). Allora l’impresa l’ha fatta un campione di nome Roberto Baggio, e oggi? Oggi in rosa non esiste un giocatore di quel calibro, ma i motivi per sperare di uscire dal Meazza con l’intera posta in palio ci sono eccome. Quali?

Le assenza in casa Real Madrid

Le Merengue sono una squadra che ci ha abituati a cambiare davvero poco negli ultimi anni a livello di uomini effettivi in campo. Negli ultimi 5 anni, La Rosa è rimasta essenzialmente la stessa, così come la mentalità e il modo di giocare. Anche se sono andati via grandi campioni (Ronaldo e Bale su tutti) e sono arrivate ottime promesse (Vinicius Jr. e Rodrygo), l’ossatura dei titolare è sempre stata molto simile. Ed ecco perchè presentarsi ad una partita che Zidane stesso ha definito come “Una vera finale” senza Sergio Ramos e Benzema è un duro colpo per gli uomini di Florentino Perez. Da oltre un decennio, questi due giocatori sono stati i veri fautori dei successi madrileni (lasciamo stare Ronaldo). Mariano Diaz non è allo stesso livello di Benzema, e chi sostituirà Ramos (Nacho probabilmente) non potrà garantire la stessa supremazia sulle palle alte.

 Il momento del Real Madrid non è dei migliori

Una sconfitta, un pareggio e una vittoria al pelo in Champions League nelle prime 3 giornate del girone non rappresenta di certo l’abitudine per il Real Madrid. Mai come quest’anno gli uomini di Zidane stanno faticando nella massima competizione europea, dove di solito giocano il ruolo dei cannibali. Aggiungiamoci anche la sconfitta per 4-1 in casa del Valencia prima della sosta, e il pareggio casalingo per 1-1 contro il Villareal di sabato scorso e ci accorgiamo che, mai come ora, i blancos sono vulnerabili. Servirà una grande partita, ma si può fare.

Dovrà essere la serata di Lautaro Martinez

Questa volta avrà anche Lukaku come partner, ma necessariamente questa dovrà essere la serata di Lautaro Martinez. Sarà proprio la chance per l’argentino di tirarsi fuori dalle secche di un periodo difficile, di superare la sua fase d’involuzione rilanciandosi e trascinando l’Inter fuori dalla palude di un gruppo intricato. Sembrava dovesse andare al Barcellona in estate, ma questo incrocio varrà più di un Clasico.

Il Real non è il Torino o il Genoa: ci saranno molti spazi

L’attacco dell’Inter si esprime meglio quando può giocare nello spazio. Nonostante la mole immensa, Lukaku ha mostrato un’accelerazione spaventosa ed una velocità di base niente male. Lautaro invece è bravissimo a giocare in velocità tra i difensori e aprire voragini nelle difese avversarie. Un’arma di questa Inter potrà essere di sicuro il contropiede. Nonostante Conte stia provando ad imporre il proprio gioco per tutto il corso della partita, forse non è l’idea migliore in questo caso. Catenaccio e contropiede saranno gli ingredienti vitali richiesti da Conte. E sono queste le qualità migliori dell’Inter che potrà sfruttare la qualità degli esterni: l’ex Hakimi e Young.

Fattore Barella: può essere lui la chiave

Il Real Madrid si presenta al Meazza con il trio di centrocampo Kroos-Casemiro-Modric. Forse il meglio che c’è al mondo per quanto riguarda tecnica di base e visione di gioco, ma sicuramente non il massimo in velocità e copertura. Il solo Casemiro svolge un ruolo di rottura, mentre le due mezze ali difendono più di posizione che di rincorsa. In questo scenario, l’esplosività di Barella può essere il fattore chiave della supremazia nerazzurra in mezzo al campo. Corre per 3, si inserisce in modo asfissiante e difficilmente sbaglia i passaggi chiave. Considerando che ha 10 anni in meno di Kroos e Modric, può essere la notte giusta per consacrarsi definitivamente a livello europeo. Le vittorie le fanno i Campioni, non i tecnici e i moduli tattici.

Inter-Real Madrid sarà sicuramente una partita bellissima, emozionante e decisiva. Il vero peccato è giocarla senza lo stadio pieno. I tifosi nerazzurri allo stadio sono una delle tifoserie più calde e numerose d’Europa, e giocare questa partita a porte aperte sarebbe stata sicuramente un’altra cosa.

Il pronostico della redazione: Inter 60% – Real Madrid 40%

Noi ci crediamo, e voi?

 

 

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