CdS- Eriksen, l’Inter spera che tornerà a giocare. L’esperto: “Possibile, se…”

C’é ottimismo sulle condizioni di Christian Eriksen, tanto da far augurare all’Inter (e non solo) che tornerà a giocare per davvero. Passato il tremendo spavento del dodici giugno scorso in Danimarca-Finlandia, con l’improvviso malore del giocatore, i medici monitorano quotidianamente lo stato di salute del ventinovenne. Tutti vogliamo sapere quale potrebbe essere il futuro agonistico del calciatore danese e, a tal proposito, riportiamo un’interessante punto di vista medico.

Parla il Dott. Riccardo Cappato: “Crisi cardiogena grave, con molte cause possibili. Lavorare sulla diagnostica”

Il cuore di Christian Eriksen, quel pomeriggio di giugno, si era fermato. Per pochi attimi, ma sufficienti per decretarne il decesso. La prontezza e correttezza dei soccorsi (ricordiamo l’immediato aiuto apportato da Kjaer) hanno evitato la tragedia. Nel corso delle settimane, ovviamente, sono iniziati i consulti medici per accertare le cause del malore.

Su questo argomento, ci viene in soccorso il Dott. Riccardo Cappato (Direttore del Centro di Ricerca di Aritmologia Clinica ed Elettrofisiologia per il Gruppo Multimedica a Milano), interpellato dal “Corriere dello Sport“:

Mancano elementi della sua storia clinica e di quanto appurato dagli specialisti dell’ospedale danese. Non abbiamo nemmeno informazioni sulla defibrillazione in campo.

Nessun dubbio, comunque, sull’enorme gravità dell’incidente occorso al giocatore:

Di certo -continua lo specialista-  la crisi cardiogena è stata grave. Un blocco del cuore da fibrillazione conseguente ad aritmia grave, imprevista e improvvisa.

Ed eccoci alla questione nevralgica, ovvero i fattori scatenanti del problema:

Le cause possibili -prosegue il Prof. Cappato- possono essere preesistenti e mai individuate, come la cardiomiopatia congenita o una miocardite infiammatoria virale. Oppure, ancora, un disturbo elettrolitico.

Proprio una diagnosi precisa, infatti, potrebbe aprire eventuali prospettive positive, riguardo il futuro sportivo di Eriksen. Sempre secondo il parere del Dott. Cappato:

Se, per esempio, fosse diagnosticata con certezza una causa infiammatoria, sarebbe qualcosa di reversibile. Ciò potrebbe consentire a Eriksen di arrivare a togliere il defibrillatore e, quindi, tornare a giocare a calcio in Italia.

Sulla questione del defibrillatore, ricordiamo che dalla FIGC viene ribadito un secco no all’idoneità per atleti necessitanti di tale apparecchio.

Eriksen, l’Inter attende: tornerà a giocare? Intanto il calciatore è stato visto a passeggio con la famiglia

Abbiamo compreso, dunque, come un possibile ritorno in campo di Christian Eriksen non sia impossibile, ma certamente non semplice nella sua attuazione. Se, da un lato, tutti gli sportivi si augurano un suo completo ristabilimento nel più breve tempo possibile, così da poterlo nuovamente apprezzare sui campi d’Europa, dall’altro ciò che più conta è la ritrovata tranquillità nel quotidiano.

Pochi giorni fa, infatti, il centrocampista nerazzurro é stato fotografato per le vie di Copenaghen, assieme alla famiglia. Segno che le condizioni di salute del giocatore sono molto migliorate, nel corso delle settimane.

Sul fronte Inter, lunedì scorso Eriksen è sbarcato nuovamente a Milano, dove ha effettuato nuove visite mediche mirate, oltre a tracciare le coordinate per il proprio futuro.

Per ora, l’Inter lo aspetta, augurandosi di ritrovarlo presto sul terreno di gioco.