Tutti i giocatori dell’Inter di Antonio Conte, sono out dalla top 30 di km percorsi. Il primo è Bastoni, trentunesimo con 10,783 km medi a partita, poi Kolarov trentacinquesimo e Barella quarantaquattresimo.
Corsa e aggressività sono sempre stati i marchi di fabbrica delle squadre targate Conte. Eppure per vedere il neroazzurro con più chilometri percorsi, bisogna scorrere la classifica di parecchio. Allora le tante difficoltà evidenziate dall’Inter in questo avvio, possono nascere anche da una condizione fisica precaria? Magari dovuta al fatto di aver finito tardivamente la scorsa stagione, e aver ripreso quasi senza preparazione.
Teoria plausibile, ma presto confutata. Andando a vedere la classifica di chilometri percorsi come squadra infatti, l’Inter è al terzo posto. Seconda solo a Parma e Cagliari. Allora la squadra di Conte corre, eccome se corre. Quindi il problema non è nella quantità della corsa, ma forse nella qualità. Nel calcio infatti non serve correre tanto, ma correre bene. E le statistiche dei neroazzurri, raccontano di una formazione capace di mettere sempre tutta se stessa in campo, ma forse non ancora di muoversi perfettamente come un meccanismo oliato.
Questo può portare a corse a vuoto, affaticamenti inutili, che possono togliere energie. E che possono portare ad essere affannati, nei momenti cruciali dei match. L’esempio più evidente può essere Arturo Vidal. Sempre generoso e instancabile, ma colpevole di troppi errori decisivi in questo avvio. Dal rigore concesso al Gladbach all’espulsione contro il Real…
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