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Benevento-Inter: goleada neroazzurra, Lukaku e Hakimi “matano” le streghe

30 Settembre 2020
Benevento-Inter: goleada neroazzurra, Lukaku e Hakimi “matano” le streghe

Benevento e Inter in campo per il recupero della prima giornata di Serie A. Al Ciro Vigorito, in scena  due squadre che venivano da due vittorie al cardiopalma. Il 4-3 dell’ultimo secondo dell’Inter contro la Fiorentina, e la vittoria di Marassi del Benevento, in rimonta per 3-2. E così come prevedibile, anche oggi abbiamo visto una partita ricca di gol ed emozioni.

Benevento-Inter, il primo tempo: Hakimi e Lukaku devastanti, il Benevento ci prova ma dura poco

Neanche il tempo di mettersi comodi e l’Inter è già in vantaggio. Dopo appena 30 secondi, Hakimi e Lukaku replicano l’esatta copia del 3-3 contro la Fiorentina. Parte dunque in salita la prima apparizione casalinga del Benevento. Le streghe però replicano bene allo svantaggio. Gli uomini di Inzaghi non si disuniscono, provano una pressione alta, e mettono spesso in difficoltà i neroazzurri nelle uscite dal basso. E proprio da una situazione di pressione, al 4′,  R.Insigne avrebbe l’opportunità di riportare la partita in parità. Il forcing giallorosso però non dura più di un quarto d’ora. Nella seconda parte di frazione, la differenza di qualità esce allo scoperto, e gli uomini di Conte salgono in cattedra. Così al 24′ Gagliardini  raddoppia. Il numero 5, con un gran sinistro, gira in porta una sponda di Young. Qui il Benevento inizia ad andare in confusione, e appena 4 minuti dopo è 3-0. I protagonisti sono ancora una volta Lukaku e Gagliardini. L’italiano intercetta un rinvio sbagliato di Montipò, e serve al gigante belga una palla solo da spingere in rete. Altro grande protagonista nella prima frazione è sicuramente Acrhaf Hakimi. Il marocchino è una costante spina nel fianco per i padroni di casa. Per lui la gioia personale arriva al 42′, quando sfrutta un controllo errato di Letizia, per spiazzare Montipò.  Nel mezzo c’è spazio anche per il gol del momentaneo 1-3 di Caprari. Che sfrutta un errore in uscita da parte dell’Inter, di Handanovic in particolare, per accorciare le distanze e ridare un po’ di speranza ai suoi. Speranze che durano ben poco. L’Inter infatti non si accontenta mai, e nel finale di frazione, oltre al 4-1 di Hakimi, sfiora la manita con Vidal. Che di testa, a pochi metri dalla porta, mette a lato.

Benevento-Inter, il secondo tempo: l’Inter arrotonda e Lautaro si unisce alla festa

Al rientro dagli spogliatoi, le uniche modifiche nei 22 in campo sono in casa Benevento. Inzaghi inserisce Foulon e Tuia per R. Insigne e Maggio, passando ad un più coperto 5-3-2. Streghe che, così come nel primo tempo, aggrediscono subito il match. E si rendono pericolosi al 49′, quando la conclusione di Moncini si stampa sul palo. L’Inter invece, cerca più che latro di gestire il risultato. Abbassando i ritmi della partita, cercando di colpire al momento giusto. Così come al 70′, quando in un minuto, prima Gagliardini pareggia il conto dei legni, poi Lautaro segna il 5-1. Lautaro appena subentrato a Lukaku, a cui Conte ha regalato un po’ di riposo in vista della Lazio. Anche per lui la rete è molto simile a quella messa a segno contro la Fiorentina. Nonostante la gara sia fortemente indirizzata però, quando l’Inter abbassa la concentrazione, i padroni di casa sono pronti a colpire. 5 minuti dopo il quinto gol neroazzurro infatti, un buco difensivo permette a Caprari di mettere a segno la personale doppietta. Ma non solo. Anche Lapadula avrebbe l’occasione di accorciare ulteriormente le distanze, al 65′ e al 72′. Ma Handanovic si fa trovare pronto. La gara continua per tutti i secondi 45 minuti sugli stessi binari. L’Inter a tratti concede occasioni, ma quando si affaccia nella metà campo avversaria fa paura. La partita termina sul risultato di 5-2, ma sarebbe potuto anche essere più largo. Perisic, subentrato a Young, al 77′ sbaglia un gol facile facile, a porta vuota. Sull’ennesimo assist di serata da parte di Hakimi. E Eriksen al 90′, centra la seconda traversa di giornata neroazzurra. Il danese inventa una magia dalla trequarti, ma è sfortunato e non riesce a battere un Montipò immobile.

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