Termina 1-3 Hellas Verona-Inter e, dopo il poker al Genoa, Simone Inzaghi può nuovamente dirsi soddisfatto dei suoi uomini. Allo stadio “Bentegodi”, infatti, l’Inter soffre, ma tira fuori il carattere e porta a casa altri tre punti importanti. Lautaro Martinez e l’ultimo arrivato, Joaquin Correa, ribaltano una partita difficile, disputata contro un ottimo Verona.
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L’Inter vince, ma non convince. Non del tutto, perlomeno, con il Verona che si piega solo nel finale. L’allenatore nerazzurro, Simone Inzaghi, dovrà quindi analizzare in allenamento ciò che non ha funzionato nei meccanismi della squadra. La forza dimostrata nel rimontare lo svantaggio, però, lancia segnali importanti a tutto l’ambiente interista, mostrando grinta da vendere nei momenti difficili.
Di seguito, ecco le dichiarazioni rilasciate dal tecnico in conferenza stampa, ai microfoni di Dazn e Inter TV:
“Sono soddisfatto di ciò che abbiamo fatto questa sera. Temevamo molto la gara col Verona, che aveva fatto molto bene all’esordio. Nei primi venti minuti siamo stati bravi, ma poi abbiamo cominciato a sbagliare tanto. Complimenti, quindi, al Verona per come hanno disputato il primo tempo”.
“Nell’intervallo ho detto ai ragazzi che, probabilmente, il Verona sarebbe calato nel secondo tempo, visto che aveva sostenuto un ritmo molto alto e così è stato. Siamo stati bravi a reagire”.
Domanda d’obbligo sull’esordio entusiasmante di Joaquin Correa:
“Sono contento di ciò che ha fatto Correa, perchè è un giocatore che ho sempre stimato, con tante qualità. Bravissima la società a mettermelo a disposizione. Ripeto, sono contento per lui, ma anche per Lautaro e Dzeko”.
Ora, ci sarà la sosta per le Nazionali. Prossima gara, altra trasferta, questa volta al “Ferraris” di Genova contro la Sampdoria.
“Godiamoci la vittoria di oggi, ma dovremo continuare ad allenarci al meglio, guardando avanti. In Serie A tutte le gare sono difficili. Saremo in pochi alla Pinetina, per via delle Nazionali, però dovremo concentrarci lo stesso, analizzando ciò che non ha funzionato stasera”.
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