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Inter, Materazzi: “Bastoni è il mio successore”

3 Maggio 2022
Inter, Materazzi: “Bastoni è il mio successore”

Marco Materazzi, ex difensore nerazzurro, è intervenuto sul canale Youtube di Markino Neroblu per ricordare i suoi momenti più notevoli all’Inter. 

Ha speso anche delle parole sulla stagione attuale della squadra di Simone Inzaghi. 

 

Tornando indietro nel tempo vediamo dei momenti decisivi della carriera di Materazzi all’Inter. 

Chi è stato l’attaccante che gli ha dato più fastidio?
Io dico sempre una cosa, quello che ti mette più in difficoltà è quello che ti fa male quando non sei concentrato, mi è successo con Julio Cruz quando giocavo al Perugia. Per fortuna non segnò, ma mi fece girare la testa. Lì ho capito che la concentrazione era tutto. Ronaldo penso che sia stato il più forte di tutto”. 

Qual è la partita che ha sentito di più?
Sia il Milan che la Juventus, ma contro la Juventus c’era più rivalità 

Quando ha provato un’emozione così forte da commuoversi?
Le prime lacrime di gioia le ho versate a Madrid, lì si chiudeva un cerchio. Avevo iniziato con le lacrime di gioia del 5 maggio e ho chiuso con le lacrime di gioia di Madrid. Ho sempre detto che darei volentieri 2-3 scudetti per riavere quello del 5 maggio, era un momento importante, non eravamo favoriti e siamo arrivati a giocarcela, era un momento di rifondazione. Abbiamo sbagliato noi all’ultima giornata, però ci sono state circostanze nell’arco del campionato che poi sono venute fuori, senza voler polemizzare. Quello Scudetto sarebbe stato il più bello”. 

Cosa ci può dire sul suo addio al calcio?
 “Ho avuto la fortuna di avere una famiglia che mi è sempre stata vicina, ho giocato fino a 38 anni. La forza di quegli anni è stata l’aver avuto sempre voglia di giocare e di vincere, quando mi è stato detto che non sarei partito protagonista ho capito che era il momento di smettere. Il primo anno dopo aver smesso ti godi la famiglia, poi devi essere bravo a costruire qualcosa anche dopo il calcio giocato. Ho 49 anni e penso sempre a vincere ancora oggi, non faccio vincere nemmeno mia figlia a ping pong”. 

 

Torniamo al presente, all’attuale Inter di Inzaghi: chi si si potrebbe considerare come successore di Materazzi?
È scontato, penso che sia Bastoni per quello che sta facendo. Gli manca qualche gol, ma è un giocatore fortissimo e arriveranno anche quelli”. 

Cosa può succedere prima di una partita come quella del 5 maggio?
Penso sia successa la stessa cosa a Bologna, ho rivissuto un po’ le stesse sensazioni anche se da spettatore. Serve la mente fredda e il cuore caldo, anche un pareggio cambiava completamente la visione del campionato. Subentra forse la troppa convinzione di avere davanti una squadra che non ha niente da pretendere, poi manca la lucidità, tutti vogliono risolvere la partita. Il 5 maggio c’erano giocatori che volevano segnare da centrocampo, questo fa capire che la lucidità non è massima. Intanto bisogna non perdere, purtroppo non è successo ed è arrivato quell’infortunio, ma il Bologna ha avuto anche altre occasioni. Bisogna crederci fino all’ultimo minuto dell’ultima partita, domenica a Udine c’era la paura di non vincere dopo quel gol subito. In questo momento l’Inter può solo vincerle tutte, poi se non dovesse succedere l’anno prossimo si ripartirà anche se con dispiacere. Il Milan non ha un calendario semplice come non ce l’ha l’Inter, in questo momento giocano tutti per far male. Ai miei tempi non esisteva quel gioco che parte da dietro, a volte bisogna anche essere pratici. Non è una critica a Inzaghi ma al movimento calcio degli ultimi anni. Io voglio bene a Toldo, ma con quel piede che aveva allora non poteva giocare”. 

 

L’intervento dell’ex nerazzurro si è concluso con un pronostico su InterJuventus, finale di Coppa Italia. In merito a ciò Materazzi ha dichiarato: “Non faccio pronostici, prima c’è la partita di domenica e non pensiamo a quella, se no rischiamo di perdere tutto”. 

 

 

Leggi anche: “L’Inter e lo spettro delle ultime tre giornate. Un tabù da sfatare

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