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Inter, Correa: ” Vincere il derby per la svolta. Sognavo di vestire nerazzurro fin da bambino. Affronteremo il Milan senza paura”

6 Novembre 2021
Inter, Correa: ” Vincere il derby per la svolta. Sognavo di vestire nerazzurro fin da bambino. Affronteremo il Milan senza paura”

Joaquin Correa ha detto la sua sull’atteso derby di domani sera tra Inter e Milan. L’attaccante argentino è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole.

“Questo è il derby della svolta. Si tratta di una partita speciale, una di quelle che possono cambiare la stagione: i tifosi nerazzurri ci chiedono una grande gioia e noi vogliamo dargliela”.

Sul possibile addio scudetto in caso di sconfitta

E’ sbagliato fare questi calcoli, dobbiamo ragionare al contrario e pensare a quanto sarebbe importante risalire a -4: con una vittoria può cambiare tutto, sarebbe un messaggio e significherebbe che possiamo ancora essere protagonisti”.

Sul Milan

Finora loro non hanno mai sbagliato, noi abbiamo commesso degli errori e qualche episodio non è girato bene, così abbiamo perso qualche punto pesante. Comunque stiamo facendo un buon campionato, adesso è il momento di far vedere la qualità di una rosa di altissimo livello: di sicuro nessuno di noi si sente inferiore al Milan. La mentalità è da grande squadra, quindi affrontiamo il derby senza paura. Brozovic è impressionante, quanto corre per tutto il campo…”. 

Sulle reti segnate ai rossoneri

“Ho segnato 5 gol in 9 partite al Milan? Sono state tutte reti importanti, ma voglio segnarne altre ancora. Sono molto legato al gol segnato nella semifinale di Coppa Italia 2019 con cui abbiamo passato il turno anche perché alla fine abbiamo portato a casa pure il trofeo”. 

Sul rivale Ibrahimovic

“Ibrahimovic lo seguivo già da piccolo quando era all’Inter, ma non sono stupito che faccia ancora la differenza a 40 anni: ora i calciatori durano di più, si curano e grazie a questo lavoro Zlatan resta ancora un grande”. 

Sul suo arrivo all’Inter

Sul rapporto con Lautaro

“Con Lautaro c’è una competizione sana, ma andiamo tutti nella stessa direzione. Anzi, mi sta aiutando tantissimo: è un top dentro e fuori dal campo. Prima di venire mi chiamava continuamente per chiedermi: ci teneva proprio che venissi! Mi aspettavo di stare meglio fisicamente e quindi di giocare di più, ma piccoli infortuni mi hanno penalizzato e questo mi fa arrabbiare. Però il mio tempo arriveràora sto bene e sono pronto a giocare più minuti”. 

Sulla vicenda con Luiz Felipe

“Ho perdonato Luiz Felipe per quel salto sulle spalle alla fine di Lazio-Inter? Alla fine il cattivo sono stato io per la reazione nervosa! Non era il momento giusto, ma abbiamo subito fatto pace e resta un fratello. In campo, però, non piangeva per me, ma per l’espulsione”.

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