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Dumfries: “Che bello l’esordio. Mi ispiro a Maicon ma qui per De Vrij”

25 Agosto 2021
Dumfries: “Che bello l’esordio. Mi ispiro a Maicon ma qui per De Vrij”

Dopo l’esordio di sabato scorso a San Siro contro il Genoa, l’ultimo arrivato in casa Inter, Denzel Dumfries, ha parlato dei suoi primi giorni milanesi ai microfoni di Dazn. Di seguito le parole dell’esterno olandese.

L’esordio- “È stato bellissimo, anche la mia famiglia era allo stadio e anche loro sono stati molto felici e orgogliosi di quel momento. Per me è stato un momento davvero speciale quando sono entrato in campo per la prima volta da giocatore dell’Inter”.

L’idolo- “Un mio punto di riferimento è stato Maicon, un grandissimo calciatore”.

Su Zanetti- “Mi ha scritto quando sono arrivato all’Inter, mi ha dato un caloroso benvenuto. Cosa potrei chiedergli? Come arrivare a giocare così tante partite da giocatore dell’Inter così come ha fatto lui. La squadra ha vinto lo Scudetto la scorsa stagione ma non sento la pressione, giocherò il mio calcio e darò il mio meglio per l’Inter”.

Le origini del suo nome- “E’ legato a Denzel Washington – ha ammesso Dumfries – i miei genitori hanno scelto il nome Denzel per questo motivo. Mio padre è nato ad Aruba e mia mamma è originaria del Suriname. Sono stato ad Aruba molte volte, anche per le vacanze, è un paradiso, un posto magnifico e le persone sono molto ospitali. Amo visitarla tutte le volte che posso anche perché parte della mia famiglia vive lì, per me è sempre bello tornarci”.

Il rapporto con Stefan de Vrij- “Ha avuto un ruolo fondamentale nel mio trasferimento, mi ha parlato dell’Inter, me ne parlava già più di due anni fa, in Nazionale, mi ha sempre detto che è un grande Club, che sperava che arrivassi un giorno e adesso sono finalmente arrivato e siamo entrambi contenti di questo. Gli sono molto grato, mi ha aiutato molto, anche con la lingua, sono molto felice del nostro rapporto”.

Sei l’undicesimo olandese della storia nerazzurra, sai gli altri dieci?- “Posso provarci, comincio da Stefan de Vrij, poi Castaignos, Sneijder, Faas Wilkes, Edgar Davids, Seedorf, Bergkamp, Aron Winter, Wim Jonk e Andy Van Der Meyde”.

Le prime parole imparate sul campo- ” ‘Uomo’ che significa avere un giocatore alle tue spalle, poi  ‘Solo’, ‘Scappa’, ‘Scivola’ “.

leggi anche: Parola a Oriali: “Dispiaciuto ma l’Inter è sempre casa mia. E sulle ragioni dell’addio…”

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