E’ il 14 settembre del 1997. Siamo a Bologna e al Dall’Ara arriva l’Inter allenata da Gigi Simoni. Tutti gli occhi sono chiaramente puntati su di lui, Ronaldo alias Il Fenomeno. Il brasiliano, colpo di mercato dell’estate 1997, è alla sua seconda partita in Serie A. Al debutto un altro sudamericano gli ha rubato la scena, quell’Alvaro Recoba capace di risolvere con due capolavori una partita che si stava facendo tremendamente complicata contro il Brescia di Dario Hubner. La partita non è di certo delle più semplici, visto che nelle file dei rossoblu gioca un certo Roberto Baggio.
L’Inter sembra essere in controllo dopo l’uno-due firmato Galante e Ganz, ma è proprio il Divin Codino ad accorciare le distanze allo scadere della prima frazione. A questo punto sale in cattedra il Fenomeno. Al minuto 51 riceve palla al limite dell’area, ubriaca Paganin con una finta e fulmina Alex Brunner con un sinistro rasoterra sul primo palo. Sarà il primo di uno dei tanti capolavori che Ronaldo metterà a segno con la casacca della Beneamata. Un’esperienza che sarà costellata da poche gioie, come la vittoria della Coppa Uefa alla fine di quella stagione, e molti dolori tra infortuni e polemiche con il tecnico Cuper. Nonostante tutto però, nessun tifoso interista si dimenticherà delle giocate del Fenomeno, un alieno atterrato sul Dall’Ara in un pomeriggio di fine anni ’90.
Lascia un commento