Inter, tra presente e futuro: in arrivo la linea verde?

Il momento che sta vivendo l’Inter è uno dei più particolari e turbolenti del post Triplete. Da un lato c’è la felicità per essere vicini ad un traguardo atteso per ben 11 anni e che potrà diventare ufficiale già domenica prossima, dall’altro la questione societaria che da gennaio non fa dormire sonni tranquilli ai tifosi interisti.

Da pochi giorni il presidente Steven Zhang è finalmente atterrato in Italia ed è stato pizzicato dai fotografi a bordo della sua 500 Abarth nerazzurra. Il patron della Beneamata dovrà mettersi al tavolo con Marotta ed Antonello per programmare il futuro. L’Inter infatti non vuole ripetere un post Triplete bis ma vuole aprire un ciclo di vittorie, anche perchè, a differenza del 2010, questo sarebbe il primo trofeo dopo anni di digiuno. Anche la conferma di Antonio Conte passerà dalle volontà della proprietà, dato che sicuramente il tecnico vorrà delle garanzie per rimanere in nerazzurro anche nella prossima stagione. Garanzie che si traducono nell’acquisto di calciatori che possano andare a rinforzare la rosa dove ci sono delle lacune (esterno sinistro, difensore veloce, quarta punta). Suning, dal canto suo, non sembra intenzionata a vendere l’Inter dato che dalla Cina arrivano notizie confortanti su una possibile ripartenza degli investimenti “non strettamente strategici” all’estero. In quest’ottica appunto dovrebbe inserirsi il famoso prestito da 250 milioni che darebbe ossigeno alle casse nerazzurre, che hanno un’urgente bisogno di liquidità. Un prestito che non dovrebbe ulteriormente indebitare l’Inter, visto che sarebbe una società satellite del gruppo (attraverso la quale il gruppo Suning controlla l’Inter) la destinataria del prestito. Ad oggi il favorito per concedere il prestito è il fondo di investimento statunitense Bain Capital, che poi potrebbe anche prendersi il 30% ad oggi di Lion Rock nel caso in cui non venga restituita la somma prestata (sul modello del fondo Elliot col Milan ai tempi di Yonghong Li).

Veniamo quindi al campo, dove bisognerà impostare le strategie del mercato estivo. Un mercato che sarà difficile un po’ per tutte le squadre di Serie A, che dovranno fare ricorso alla cosiddetta “finanza creativa”. Da ciò che filtra oggi sui principali quotidiani sportivi nazionali, la volontà della proprietà sarebbe quella di abbattere i costi con l’introduzione della “linea verde”. Spieghiamoci meglio, la volontà dell’Inter è quella di non rinnovare giocatori over 30 a scadenza di contratto (Kolarov, Ranocchia, Young, Padelli) e mettere sul mercato gli over 30 con ingaggi pesanti (Vidal) e gli esuberi (Pinamonti, Vecino). Giocatori che verranno poi sostituiti da giocatori giovani che rientreranno dai vari prestiti (Dimarco, Salcedo, Pirola, Agoumè) o che saranno “recomprati” (Vanheudsen). Un ragionamento che in linea di massima sarebbe corretto, dato che la panchina verrebbe rinforzata con giocatori che avrebbero ingaggi più bassi e che comunque garantirebbero valide alternative. Resta il fatto che bisognerà fare almeno due acquisti importanti per fare una buona Champions e riconfermarsi in campionato. Qui la domanda è la seguente: verrà sacrificato un big per fare spazio a nuovi acquisti importanti? Ad oggi la risposta è sconosciuta, dato che negli ultimi anni l’Inter non ha mai ceduto i suoi giocatori migliori nonostante si pensasse il contrario. Essendo poi un mercato al risparmio per quasi tutti, non sarà neanche facile monetizzare con una cessione importante.

Per questo, ad oggi, l’incertezza regna sovrana. Solo nelle prossime settimane potremo capire meglio quella che sarà la strategia del club e se ci saranno stravolgimenti dirigenziali e tecnici. Ora c’è uno scudetto da conquistare, tutto il resto passa (almeno fino a che non arriva la matematica certezza del tricolore), in secondo piano.