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Fuga Suning: all’Inter servirebbe un Commisso? il “Moratti” d’America

5 Febbraio 2021
Fuga Suning: all’Inter servirebbe un Commisso? il “Moratti” d’America

“Moratti” d’America, una definizione che potrebbe sembrare azzardata per definire Rocco Commisso, ma se fosse quel che serve all’Inter in questo momento? Suning sta abbandonando la nave con ancora tutto l’equipaggio a bordo, e questo è ormai noto a tutti. La crisi seguita all’epidemia Covid, ha inciso in maniera devastante sulle possibilità della famiglia Zhang, di poter mantenere i propri impegni con il club. Ritardi nel pagamento degli stipendi, nessuna possibilità di investire, solo alcuni aspetti che dimostrino le difficoltà che si stanno vivendo in casa Inter. Per questo Suning, da due mesi a questa parte, è in continua ricerca di nuovi investitori, pronti a rilevare le quote di maggioranza del club. Il candidato più indiziato è sempre stato Bc Partners, se non lui, comunque altri gruppi di investimento stranieri. Ma se invece l’Inter avesse bisogno d’altro? Magari qualcuno di più simile al patron dei viola, avversari dei neroazzurri proprio stasera.

Inter, ti serve un Commisso: Il “Moratti” d’america…

Ed ecco che si arriva al punto, perchè definire Commisso il “Moratti” -tra i presidenti più amati di tutta la storia neroazzurra- d’America. Nel suo primo anno e mezzo a Firenze, l’imprenditore americano ha mostrato alcuni aspetti che potrebbero in effetti ricordare l’ex presidente interista. Dagli acquisti di “pancia” – marchio di fabbrica morattiano- alle dichiarazioni al veleno, lanciate in determinati post partita. Assolutamente agli antipodi come caratteri e modo di porsi. Ma quel che più accomuna i due forse, è la vicinanza alla squadra nei momenti difficili. Quella vicinanza tanto recriminata a Suning negli ultimi anni -una delle poche critiche mosse in una gestione comunque buona- che ha spesso indispettito allenatori e menagement.

Certo, anche Commisso è stato accusato di lontananza in alcuni frangenti. Ma contando su una proprietà straniera, qualche allontanamento di tanto in tanto è da mettere in conto, pura questione di logistica. Potrebbe essere questo dunque, il tipo di società a cui l’Inter dovrebbe ambire? Passionale, talvolta forse anche ingombrante, ma quanto meno presente, viva. Non fredda e distante com’è stata a lungo la gestione Suning, o come potrebbe esserlo un gruppo di investimento, che sbarcherebbe a Milano squisitamente per questioni di affari, non certo di cuore.

leggi anche:  Quanto è importante il lavoro di Conte in un momento così?

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