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Spalletti torna a San Siro da avversario: per lui dal popolo interista soltanto applausi

19 Novembre 2021
Spalletti torna a San Siro da avversario: per lui dal popolo interista soltanto applausi

Due quarti posti consecutivi dopo anni in cui la società veleggiava tra quinto e decimo posto, la qualificazione in Champions dopo sette anni di assenza, una squadra che è tornata a dire la sua in Serie A dopo annate in anonimato fatte di umiliazioni e delusioni continue: nelle sue due stagioni all’Inter Luciano Spalletti ha lasciato un segno profondissimo, riportando il club in Europa e ai vertici del calcio italiano.

E domenica tornerà da avversario a San Siro per la prima volta dal suo addio di due anni e mezzo fa, e lo farà da allenatore capolista del suo Napoli che sta stupendo tutti, con un ruolino di marcia impressionante in queste prime dodici giornate in cui ha collezionato 10 vittorie e 2 pareggi.

L’ultima partita del tecnico Toscano sulla panchina nerazzurra fu quell’incredibile Inter-Empoli dell’ultima giornata del campionato 2018-2019, quando a giocarsi i due ultimi piazzamenti disponibili in Champions all’ultima giornata erano la sua Inter, il Milan e l’Atalanta: mentre i bergamaschi battevano il Sassuolo 3-1 e i rossoneri andavano a vincere sul campo della Spal, i nerazzurri (a cui non bastava neppure un pari) riuscirono a battere l’Empoli con una fatica immane, segnando il gol decisivo con Nainggolan a 10′ dalla fine e soffrendo terribilmente nel finale gli attacchi empolesi (traversa e salvataggio sulla linea).

Nella stagione precedente, invece, memorabile fu la vittoria per 2-3 all’ultima giornata in casa della Lazio, nello scontro diretto valevole per un posto in Champions: era come una finale, e con un gol di Vecino nei minuti finali l’Inter tornò in Champions dopo 7 lunghi anni, scatenando la gioia di tifosi, club, giocatori e Spalletti, che dopo quell’impresa diventò assoluto idolo di tutto l’ambiente nerazzurro.

Oltre ai risultati sul campo (in cui oltrtutto riuscì a valorizzare giocatori come Brozovic, Skriniar, Lautaro e Perisic) Spalletti si fece amare anche per varie questioni fuori dal rettangolo verde: dalla gestione ferrea del caso Icardi, alla continua difesa verso l’Inter da giornalisti e attacchi mediatici, fino ad una ricostruzione sotto tanti punti di vista di tanti aspetti su cui il club era mancato negli anni precedenti.

E’ ovvio quindi che l’ex allenatore di Zenit e Roma sarà accolto con grande gratitudine e tanti applausi da parte del popolo interista: tra l’altro non fu lui a scegliere di andarsene ma fu la società ad esonerarlo, altrimenti, come da lui dichiarato successivamente, sarebbe rimasto ancora tanti anni sulla panchina nerazzurra.

leggi anche: Skriniar, il punto sul rinnovo

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