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L’Inter ed il mercato ad hoc per Conte: ma in futuro cosa succederà?

10 Settembre 2020
L’Inter ed il mercato ad hoc per Conte: ma in futuro cosa succederà?

Aleksandar Kolarov e Arturo Vidal potrebbero essere i prossimi due colpi di mercato dell’Inter. Affari che faranno sicuramente brillare gli occhi ad Antonio Conte, che guadagnerebbe, oltre al suo fidato “guerriero”, quel giusto livello di esperienza tanto richiesto nel corso della scorsa stagione. Ma la strategia di costruire un mercato ad hoc per il tecnico salentino si rivelerà vincente?

Per quanto riguarda Kolarov ormai manca solo l’ufficialità. Alla Roma andranno 1,5 milioni più bonus, mentre il giocatore effettuerà le rituali visite mediche tra lunedì e martedì al termine delle quali firmerà un annuale da 3,5 milioni con opzione per la seconda stagione. Inizio della prossima settimana che potrebbe vedere protagonista anche Arturo Vidal. L’agente del cileno, Fernando Felicevich, starebbe ultimando gli ultimi dettagli della sua partenza da Barcellona.

Salvo eventuali sorprese, i due potrebbero quindi essere al lavoro con la casacca neroazzura fin dai primissimi giorni di ritiro, ed andrebbero ad evidenziare la chiara strategia societaria di mercato: acquisire giocatori esperti e già pronti per vincere subito. D’altronde questa è la logica conseguenza della decisione di continuare il rapporto con mister Conte.

É sempre attuale infatti lo sfogo del tecnico dopo la debacle di Dortmund: “Sono stati fatti errori in estate…stiamo parlando di un gruppo di giocatori in cui, a parte Godin, nessuno ha mai vinto nulla. Ci sono situazioni difficili da gestire. A chi chiediamo? A Barella che abbiamo preso dal Cagliari? A Sensi, arrivato dal Sassuolo?”. Ecco quest’anno, se tutto andrà come deve andare, si potrà chiedere a Vidal, che arriva da Barcellona e Bayern Monaco.

Fino a qui potrebbe apparire tutto perfetto. Approcciarsi alla nuova stagione con una squadra realmente competitiva, guidata da uno dei migliori allenatori del panorama europeo, potenzialmente in grado di interrompere finalmente il dominio Juve e, magari, togliersi anche qualche soddisfazione in Europa. Ma tutto ha un prezzo, così come lo avrebbe il grande sogno N’Golo Kante.

Per acquistare infatti ci sarà bisogno di vedere. Ed oltre agli esuberi come Joao Mario, Vecino o Dalbert, è noto che sulla lista dei possibili partenti ci siano nomi del calibro di Skriniar, Brozovic ed Eriksen. Per tutti e tre l’ultima non è stata una stagione facile, ma il valore assoluto dei giocatori resta indiscutibile. Inoltre per poter far spazio ad un certo tipo di acquisti, è stata trascurata anche la trattativa, praticamente già chiusa, con Tonali. Probabilmente il giocatore di maggiore prospetto, insieme a Zaniolo- altro rimpianto lasciato andare per una questione simile ai tempi dell’affare Nainggolan- di tutto il panorama calcistico italiano.

Un altro dato da prendere in considerazione, per realizzare che forse non è tutto oro quello che luccica, è la durata media dei rapporti tra Conte ed una qualsiasi società. In carriera il salentino non è mai rimasto nella stessa società per più di due anni, eccezion fatta per i tre anni alla guida della Juve. Questo significa che, statisticamente, il prossimo potrebbe anche essere l’ultimo anno a Milano per lui.

Ora, viaggiando un po’ con la fantasia, immaginiamo un possibile scenario futuristico dove l’Inter ha deciso di sacrificare Skriniar, Brozovic ed Eriksen, per riuscire ad accontentare Conte in tutto e per tutto. In questo ipotetico futuro i neroazzurri riusciranno anche a sollevare un trofeo a dieci anni di distanza dall’ultima volta. Ma immaginiamoci anche la stessa Inter tra un anno, con un trofeo in bacheca, ma senza più Conte.

Senza più Skriniar, Eriksen e Brozovic. Che non potrà far affidamento su un giovane come Tonali perchè impegnato a crescere dall’altra parte di Milano. E con una rosa in parte da ricostruire perchè formata da giocatori arrivati al termine della propria carriera. Allora li, a quel punto, sarà valsa la pena di appoggiare

Conte in tutto e per tutto? La risposta è no, o almeno non del tutto. É sicuramente giusto assecondare le richieste di un grande allenatore, su cui hai investito tanto, e che sta facendo un grandissimo lavoro. Ma bisognerebbe tenere anche un certo tipo di equilibrio, ricordarsi come al primo posto debba obbligatoriamente esserci il bene e il futuro dell’Inter.


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