La stella di Inzaghi

L’estate interista del 2021 aveva creato diversi dubbi. I problemi societari, le cessioni di Lukaku e Hakimi, ma soprattutto l’addio di Antonio Conte, sostituito senza non pochi malumori da Simone Inzaghi.

Giunti a dicembre, non si può certo parlare di rivincita da parte dell’ex allenatore biancoceleste, ma analizzando i numeri della stagione, iniziare a proporre delle analisi risulta doveroso. Perchè sia ben chiaro che, sebbene Inzaghi nella sua carriera d’allenatore aveva militato solo nella Lazio, è altrettanto vero che nel decennale predominio della Juventus, proprio i biancocelesti erano stati gli unici (insieme al Milan di Montella) a sottrarre trofei alla Vecchia Signora, assicurandosi due Supercoppe Italiane (2017-2019) e una Coppa Italia. Non si dimentichi poi che il campionato appena trascorso, prima dell’interruzione dovuta alla pandemia, la Lazio figurava prima in classifica, salvo poi mollare una volta ripreso il torneo.

Ma allora poste queste premesse prima ancora dell’avventura interista, dove si dimostrano i dubbi su Inzaghi? Oggi sembra ancor più difficile rispondere. L’Inter ha trovato una nuova identità di gioco. Ha vinto la Supercoppa Italiana. Si trova prima in classifica a metà campionato. L’unico cosa che resta da capire è se l’Inter riuscirà a mantenere questo ritmo, oppure conoscerà una parabola discendente. La risposta ci sarà data solo dopo le prime sconfitte, quando i nerazzurri si troveranno di fronte ad una prova di carattere.

L’unica certezza è che la stella di Inzaghi sta brillando. Chissà se sulla maglia del prossimo anno i tifosi potranno ammirarla.