Esterni, Inzaghi confida in Marotta: quantità e qualità

20 Luglio 2021

Quando si parla di continuità tra il lavoro di Antonio Conte all’Inter e quello che porterà Simone Inzaghi dalla prossima stagione, si pensa subito a quel 3-5-2 tanto amato da entrambi i tecnici e che vede negli esterni il punto più importante in questo schema di gioco, in cui appunto sono i laterali a fare davvero la differenza.

Se è vero che il tecnico Leccese poteva disporre di un’arma da fuoco come Hakimi, oltre a Perisic, Darmian, e Young che lui stesso è stato bravo a fare esaltare nei suoi meccanismi di gioco, al contrario Simone Inzaghi non potrà avere il privilegio di poter schierare il fortissimo esterno Marocchino ormai accasatosi al PSG.

La società, comunque, si sta impegnando per garantire al neo tecnico nerazzurro una batteria di esterni di prim’ordine, valutando innanzitutto il materiale che è già a disposizione, per poi studiare possibili nuovi innesti che possano assicurare un livello alto per la squadra campione d’Italia.

Di Marco in ritiro sta confermando le buone cose già fatte nei due anni a Verona, e dopo annate trascorse in prestito lontane da Appiano questo sembra essere finalmente l’anno della conferma in nerazzurro. 23 anni, mancino potente e preciso, grande corsa, buona tecnica: la corsia mancina con lui si conferma di qualità. L’altro esterno che dovrebbe essere il titolare sulla sinistra (con Conte è stato così) è Perisic, ma la sua permanenza in nerazzurro è tutt’altro che scontata. Il croato è in scadenza nel 2022, la società vorrebbe cederlo subito per liberarsi del suo pesante ingaggio, ma prima si attende una valutazione di Inzaghi non appena vedrà da vicino il giocatore nei prossimi giorni.

Altra conferma che pare scontata è quella riguardante Matteo Darmian, che con Conte ha fatto bene in entrambe le fasce e a fine campionato si è rivelato pure decisivo. E’ adatto all’idea di gioco di Simone Inzaghi, che può utilizzarlo come jolly tra le due corsie esterne e le posizioni di braccetto difensivo nella difesa a 3. Così come D’Ambrosio e Kolarov, ormai trasformatisi in difensori della difesa a 3 ma che nelle emergenze o a partita in corso possono sempre ricoprire il loro vecchio ruolo di esterni. Infine, Lazaro e Dalbert sono sicuri partenti, con il primo che vorrebbe restare ma la società su di lui avrebbe idee diverse, e il secondo sempre più vicino all’approdo al Cagliari.

Gli elementi in rosa, quindi, per ricoprire le posizioni di quinti di centrocampo, ci sono, ma è evidente che alla quantità non è abbinata quella qualità che l’Inter merita. Marotta sta vagliando varie possibilità, tra cui sicuramente il nome di spicco resta quello di Dumfries del Psv, al momento però troppo oneroso per le attuali casse nerazzurre. Le voci più insistenti su giornali e social riguardano: Telles, che il Manchester darebbe via anche in prestito ma che vuole essere sicuro che poi venga riscattato l’anno successivo; Bellerin, che Marotta vuole ma solo in prestito, e la trattativa potrebbe decollare nelle prossime settimane; Nandez del Cagliari, sicuramente un esterno adattato più bravo a giocare centralmente, ma che in carriera ha ricoperto la posizione laterale tantissime volte. E la trattativa per il giocatore Uruguagio potrebbe addirittura definirsi nei prossimi giorni.

Tra gli altri nomi fatti che stuzzicano i sogni dei tifosi, sfiduciati per la partenza del loro idolo Hakimi, ci sono quelli di Kostic (troppo caro), Jordi Alba (ingaggio troppo alto), Hateboer (l’Atalanta non lo vuole cedere) e Lazzari (ma Lotito non vuole accontentare il suo ex tecnico). Da non scartare le ipotesi Florenzi, Zappacosta e Van AAnholt, che però non sembrano incendiare i desideri dei supporters nerazzurri.

Manca ancora tanto alla fine del mercato, non ci resta che aspettare per vedere che tipo di batteria di esterni avrà a diposizione Simone Inzaghi per la stagione che verrà. Di sicuro, la garanzia rimane Giuseppe Marotta: con lui il livello resterà certamente alto.