Conte chi? Gestione super, risultati, gioco: Inzaghi ha conquistato tutti, la sua Inter è una macchina perfetta

L’Inter di Simone Inzaghi sta convincendo sempre di più tutti gli addetti ai lavori, ma soprattutto sta sorprendendo l’andamento strepitoso della squadra nerazzurra specialmente nella seconda metà di questa prima parte di stagione: primo posto in classifica a +4 sulla seconda e qualificazione agli ottavi di Champions dieci anni dopo l’ultima volta.

Ad inizio stagione i pronostici per i nerazzurri erano alquanto negativi: l’addio di conte e le partenze di Lukaku e Hakimi, con annesso il forzato stop di Eriksen per i problemi ormai noti di salute, davano l’Inter dietro almeno altre tre squadre in campionato, e invece Simone Inzaghi ha saputo ribaltare le carte in tavola e lo ha fatto con un lavoro veramente egregio.

L’Inter adesso non solo vince le partite, ma sa anche divertire chi la guarda, coinvolgendo i tifosi nelle partite casalinghe con un gioco più che spettacolare, offensivo, dinamico e organizzato: un mix devastante per la squadra campione d’Italia che sembrava esser stata smentellata e che invece appare ancora più forte della stagione passata.

Ad inizio campionato, l’ex tecnico della Lazio, sulle basi del 3-5-2 lasciato da Conte, ha riconfermato la stessa difesa, e Ranocchia è stato bravissimo a sostituire De Vrij durante il suo infortunio, mentre Di Marco e D’Ambrosio sono stati da subito considerati come le alternative a Skriniar e Bastoni.  A centrocampo ha da subito preso il proprio posto Calhanoglu di fianco agli intoccabili Brozovic e Barella.

Sulle fasce Darmian si è preso presto il posto sulla destra relegando Dumfries alla panchina, ma l’esterno olandese si è ripreso presto la corsia sfruttando l’infortunio dell’ex Parma ad inizio Dicembre, mentre sulla sinistra Perisic è parso da subito inamovibile anche se Inzaghi ha schierato più volte anche Di Marco, che ha ripagato la fiducia con due gol fin qui.

Davanti, la coppia titolare è sempre stata considerata Lautaro-Dzeko, ma partita dopo partita anche Sanchez e Correa hanno saputo ritagliarsi i loro spazi, mentre in mezzo al campo dietro ai tre titolarissimi, Vidal è riuscito ad avere diverse occasioni da titolari, Vecino e Gagliardini più da subentrati dalla panchina, Sensi poco o nulla.

Riguardo il percorso dal punto di vista dei risultati, il primo rallentamento è arrivato alla seconda giornata a Genova contro la Samp (solo 2-2), poi dopo i pareggi contro Atalanta e Juve e la sconfitta contro la Lazio il distacco dalle due di testa Napoli e Milan si era allungato a ben 7 punti.

Ma dopo la vittoria contro il Napoli di inizio Novembre, la risalita dei nerazzurri è stata inarrestabile: 7 vittorie consecutive, una marea di gol fatti e sei partite senza prendere gol, primo posto in fuga sul Milan distaccato ora 4 punti.

Inzaghi ha saputo convincere tutti non solo dal punto di vista del gioco e dei risultati, ma anche nella capacità di gestire la rosa a disposizione: non si è mai lamentato per le pesantissime partenze estive, si è messo subito a lavoro ed è così riuscito fino ad ora a valorizzare al massimo tutti i suoi giocatori.

Eccezionale la sua capacità di fare turn-over, riuscendo a ruotare quasi tutti gli effettivi della rosa e dando spazio veramente tutti, facendo sentire così tutti utili alla causa: di Inzaghi si dice che sia straordinario il suo rapporto con giocatori, staff tecnico, dirigenza e chiunque lavori ad Appiano Gentile, roba non da poco per uno che doveva sostituire la pesantissima eredità di un certo Antonio Conte.

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