Milan Skriniar è tornato decisivo al centro della difesa dell’Inter. Dopo l’eliminazione dall’Europa, tutto appare molto buio e cupo agli occhi del popolo neroazzurro. Ma le prestazioni in continuo crescendo dello slovacco, sono una delle cose che possono aiutare a riaccendere la luce.
Con le innovazioni portate da Conte un anno e mezzo fa, e il passaggio alla difesa a tre, l’ex Sampdoria sembrava aver perso totalmente la cognizione del proprio talento. Trasformandosi di fatto dalla colonna portante della difesa di Spalletti, alla riserva di Godin e D’Ambrosio nel finale della scorsa stagione. Dopo un anno in cui non è mai riuscito ad adattarsi ai meccanismi “contiani”, sembrava impossibile rivedere il miglior Skriniar in un Inter schierata con una difesa a tre. Tanto che nell’ultima finestra di mercato, le voci sull’addio dello sloveno sono state tante e insistenti.
Lui però non ha mai avuto intenzione di lasciare Milano. Così nonostante le prestazioni incolore, ha continuato a lavorare a testa bassa, con l’obbiettivo di tornare il magnifico difensore che tutti hanno ammirato due anni fa. E quando ci avviamo verso la metà della stagione, possiamo dire tranquillamente: obbiettivo riuscito. Dopo un primo mese travagliato dalle vicende legate al Covid, Skriniar è tornato al fianco di De Vrij e Bastoni. Raccogliendo i frutti del lavoro svolto nell’ultimo anno e mezzo. Lo slovacco si è integrato nell’infausta difesa a tre proposta da Conte, e le sue prestazioni sono tornate ad avere standard molto elevati. Gli stessi a cui aveva abituato i tifosi in passato.
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