Premio Azeglio Vicini: Beppe Bergomi vince la quarta edizione
Questa mattina una notizia ANSA ha annunciato che il premio Azeglio Vicini sarà consegnato a Beppe Bergomi. Di seguito i dettagli:
(ANSA) – CESENA, 26 GIU – Sarà consegnato a Beppe Bergomi, attuale telecronista Sky e bandiera interista e della nazionale, il premio Azeglio Vicini giunto alla quarta edizione e dedicato alla memoria dell’ex ct azzurro delle ‘notti magiche’ di Italia 90, scomparso il 30 gennaio 2018. La consegna avverrà la sera del 15 luglio al Grand Hotel da Vinci a Cesenatico.
La manifestazione è organizzata dal Panathlon Club Cesena sodalizio del quale l’ex ct era presidente onorario. L’albo d’oro della manifestazione è prestigioso, in precedenza il riconoscimento ha visto omaggiare Marco Tardelli, Fabio Capello e Paolo Maldini. Il Panathlon Club Cesena ha riscontrato in Beppe Bergomi il rispetto di quelle regole e principi nello sport e nella vita che hanno caratterizzato l’esistenza di Azeglio Vicini. Il nome del grande ex interista, anche capitano dei nerazzurri dal ’92 al 99 con i quali ha vinto uno scudetto, tre coppe Uefa e una coppa Italia, è stato scelto da una giuria che ha come punti di riferimento la famiglia Vicini attraverso il figlio di Azeglio, Gianluca, e il presidente del Panathlon Club Cesena Dionigio Dionigi fraterno amico dell’ex ct.
Beppe Bergomi ha vinto il campionato del mondo con Bearzot a Spagna ’82 e medaglia di bronzo a Italia ’90 nella nazionale guidata appunto da Vicini. Inoltre è stato il primo marcatore nella gestione azzurra di Vicini. Infatti l’8 ottobre 1986 realizzò le due reti che in amichevole a Bologna permisero alla nazionale del debuttante Vicini di battere 2-0 la Grecia. E proprio a quella gara va collegato un simpatico aneddoto. Enzo Bearzot che a Vicini era molto legato e con il quale ha lavorato a lungo, telefonò subito a Bergomi dopo quella doppietta. Gli disse scherzosamente: “Con me non hai mai segnato, appena vado via fai due gol”. La serata di Cesenatico sarà condotta dal giornalista Giorgio Martino. (ANSA).
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