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La manovra dell’Inter: analisi di una squadra in crescita

29 Ottobre 2020
La manovra dell’Inter: analisi di una squadra in crescita

Dopo un inizio di stagione segnato da tanti goal subiti e spazi enormi lasciati agli avversari l’Inter sta prendendo forma. Contro Genoa e Shakhtar sono arrivate le prime due partite con rete inviolata e gli avversari non hanno preoccupato la retroguardia nerazzurra.

IL CONTROLLO DEL CENTROCAMPO

Il primo passaggio per controllare una partita è avere il predominio della zona nevralgica del campo. Che ci sia Brozovic o Eriksen l’Inter sta iniziando a dettare i ritmi della partita muovendo palla rapidamente cercando di occupare gli spazi lasciati dagli avversari. In quest’ottica la manovra ricerca spesso i due esterni per aggirare le difesa avversarie. Ancora, però, si fa fatica a sfondare centralmente. Il baricentro si sta muovendo verso la metà campo avversaria e questo è un segnale di crescita. Più si gioca alti più si costringono gli avversari a rinculare, tenendoli lontani da Handanovic.

RIDURRE I CONTROPIEDI AVVERSARI

Durante le prime uscite l’Inter ha concesso tanto agli avversari che aspettavano di recuperare palla per lanciarsi alle spalle del centrocampo nerazzurro. Nelle ultime due partite questo non è successo e ci sono vari elementi che lo spiegano. Innanzitutto il controllo del gioco e dei ritmi della partita. Una manovra ragionata, infatti, permette a difesa e centrocampo di salire con movimenti coordinati il che lascia meno buchi alla squadra avversaria quando recupera palla. Inoltre stando più alti i reparti sono più vicini e rende più complesso il fraseggio rivale. Infine c’è da tenere in forte considerazione il ritorno di Bastoni, autentico pilastro della difesa a 3 di Conte. Il giovane difensore non è vittima sacrificale in campo aperto come Kolarov e padroneggia molto bene il ruolo di centrale di sinistra.

COSA MANCA ALLA MANOVRA NERAZZURRA?

Sistemato l’ordine fra i reparti e facendo dei passi avanti nella costruzione del gioco si deve pensare a come essere più pericolosi. L’Inter attacca poco per vie centrali. Nelle prossime settimane vedremo un tentativo di sviluppare compiutamente il 3-4-1-2 cercando di muovere palla più rapidamente per trovare un uomo libero sulla trequarti avversaria che possa rendere più imprevedibile la manovra. Sia trovando l’imbucata rapida per le punte sia aprendo sui tagli degli esterni, ecco che magari anche Perisic potrebbe risultare più utile. Al momento attacchiamo molto sfruttando il lato destro del campo, dove abbiamo più sicurezze, ma è arrivata l’ora di procedere verso una costruzione meno prevedibile. Bisogna occupare la trequarti avversaria ed essere sempre pronti al pressing alto quando si perde palla.

Conte è al lavoro per mostrarci la sua nuova Inter.

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