Roberto Baggio ha rilasciato una lunga intervista a Revista Libero nella quale ha parlato anche di Inter e della sua avventura in nerazzurro. Ricordiamo che il “Divin Codino” ha militato per due stagioni nell’Inter, dal 1998 al 2000. Il suo score recita 59 presenze e 17 goal, tra cui la doppietta decisiva al Parma nello spareggio Champions League del 23 maggio 2000. Riportiamo di seguito le sue parole sui suoi trascorsi con la Beneamata.
“La mia famiglia è interista. Mio fratello Eddy il più tifoso. Sono stato bravo all’Inter. Moratti mi amava senza limiti, e per me è stato un onore. I due gol nella partita chiave per un posto in Champions League contro il Parma sono stati l’ultimo regalo che ho fatto loro. Una notte magica, indimenticabile per tutti”
Sul fenomeno Ronaldo:
“Mamma mia! Che giocatore Ronaldo. Apparteneva al futuro. Ha giocato un calcio di tecnica e velocità in anticipo sui tempi. L’ho visto fare cose inaudite, che nessuno aveva fatto o pensato fino ad allora. Ronaldo era unico”
Chiusura sul DNA da “Pazza” dell’Inter:
“In Italia si dice, come il loro inno, “Pazza Inter”. Nel loro DNA c’è questo: la capacità di grandi vittorie e sconfitte inaspettate. Quando ero lì ci mancava anche la continuità. Abbiamo giocato buone partite e abbiamo avuto grandi giocatori, ma ci mancava. Va anche detto che il livello di concorrenza allora era molto alto. Era l’epoca d’oro del nostro calcio, gli anni Novanta. Per fortuna quel problema di continuità dell’Inter è stato corretto con Mancini o Mourinho, pur senza tralasciare il carattere di follia che lo caratterizza”
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