L’Inter oggi è ancora squadra da trasferta: ecco perchè…

Ad oggi l’Inter di Antonio Conte è ancora una squadra che riesce a dare il meglio lontano dalle mura di San Siro. Una statistica che i neroazzurri, si portano dietro dalla passata stagione. E che il 3-0 contro il sorprendente Sassuolo di De Zerbi, è stata solo l’ennesima conferma.

Per intuire quanto sia grande la differenza tra le partite giocate in casa e quelle giocate fuori, basta dare un’occhiata ai dati. Tenendo conto solo delle partite di campionato, in questa stagione l’Inter, fino ad oggi ha totalizzato 11 punti lontano da Milano, contro i 7 casalinghi. L’unica sconfitta stagionale è arrivata nel derby contro il Milan. E anche le due vittorie del Meazza (contro Torino e Fiorentina), hanno portato i tre punti si, ma con non poche polemiche in allegato. Ma la più grande differenza si trova nei gol concessi. La fase difensiva è stata sicuramente tra le cose più criticate di questa nuova Inter del Conte 2.0. Così se la produzione offensiva non cambia di molto tra casa e trasferta (12 gol casalinghi contro i 10 in trasferta), la tenuta della difesa è radicalmente diversa. I neroazzurri finora, hanno subito ben 9 gol tra le proprie mura, contro i 3 concessi fuori. L’Inter fuori casa subisce esattamente un terzo di quello che subisce in casa, e non è un caso che gli unici clean sheat stagionali siano arrivati a Genova e Reggio Emilia.

Inter, perchè funzioni meglio in trasferta?

Ma c’è un motivo per cui la differenza di rendimento è cosi abissale? In tempi di Covid gli stadi vuoti annullano l’effetto pubblico. Però in generale quando una squadra gioca in casa è più portata a fare la partita. Situazione che non aggrada particolarmente i giocatori di Conte. Che al contrario si esaltano quando sono gli altri a tenere il pallino del gioco, e loro possono coprirsi per poi ribaltare improvvisamente l’azione (vedi Sassuolo). Tutta questione di caratteristiche. Perchè quando i neroazzurri hanno provato a impostare le partite provando a dominare il gioco, non solo hanno fatto leggermente più fatica a finalizzare, ma hanno sempre subito con una delle proprie armi migliori: il contropiede.

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