Inter: senza decreto crescita, Lukaku e Conte pesano tanto

31 Dicembre 2020

Lo slittamento del decreto crescita, potrebbe portare a conseguenze devastanti alle casse dell’Inter.

Negli ultimi due anni, l’Inter così come molte altre squadre italiane, hanno approfittato degli sgravi fiscali per concludere acquisti che sarebbero stati altrimenti troppo onerosi. Lukaku è sicuramente il primo della lista neroazzurra, ma anche De Ligt alla Juventus è un affare esemplificativo.

Nelle ultime ore però, secondo l’agenzia delle entrate, nel famoso decreto è presente un grave vuoto normativo. Ovvero l’assenza di un vero e proprio Dpcm. E la tassazione ridotta per gli sportivi, non sarà applicabile in assenza di un Dpcm attuativo, al momento inesistente.

Così le squadre di Serie A, non potranno attuare le riduzioni fiscali sulle trattative concluse dal 2019 ad oggi. In casa Inter, in particolare spiccano i nomi di Lukaku e Conte, che non potranno più essere compresi nelle agevolazioni del decreto crescita.

Sugli 85 milioni spesi per portare a Milano il gigante belga, e sui 12 milioni netti dello stipendio del tecnico, graverà quindi una tassazione completa. Che andrà a incidere brutalmente su un bilancio già in bilico dopo un anno come il 2020.

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