Hakimi: velocità, tecnica e inserimento blando. Ricorda qualcuno?

La velocità di adattamento di Achraf Hakimi, sembra minore di quella ipotizzata dopo le prime uscite. Ma la stagione è ancora lunga, e per il marocchino c’è ancora tutto il tempo di sbocciare nella seconda parte. Così come fece un altro terzino tutta tecnica e velocità, che passò da Milano non troppo tempo fa.

Dopo un avvio esplosivo, condito da due assist ed un gol, nelle prime due apparizioni italiane. Hakimi sembra essersi un po’ perso tra le nebbie dell’inverno milanese. Le sue prestazioni fin qui, sono state una montagna russa di valutazioni. Bene all’inizio, come abbiamo detto, poi male fino a toccare il fondo contro il Real Madrid, poi di nuovo bene quando è stato chiamato in causa a Monchengladbach.

Insomma il periodo di adattamento del marocchino, sta durando più di quanto sembrava esser destinato a durare. Ma probabilmente non più del dovuto. D’altronde come ha detto lo stesso Conte: “Deve migliorare nella fase difensiva, e poi non è facile passare con disinvoltura dal calcio tedesco a quello italiano”. Allora Hakimi in neroazzurro, potrebbe ricalcare un po’ le orme di un certo Joao Cancelo?

Anche il portoghese tre anni fa, quando arrivò dal Valencia, faticò ad entrare subito nei delicati meccanismi della nostra Serie A. Ma una volta dentro, la sua classe ha fatto divertire spesso gli 80.000 di San Siro. Per velocità e tecnica, Hakimi e Cancelo sono tranquillamente equiparabili. E anche per valore di mercato, visto che il marocchino è stato pagato 40 milioni quest’estate. La stessa cifra che all’epoca il Valencia chiese per il riscatto di Cancelo.

L’attuale giocatore del Manchester City, nella sua esperienza neroazzurra, iniziò a crescere proprio all’alba dell’inverno. E chissà che la buona prestazione di Monchengladbach, non possa essere presagio di svolta anche per Hakimi.