Inter, Dzeko e il gol smarrito. Ancora lui al centro dell’attacco del futuro?

Edin Dzeko ha smarrito la via del gol e tiene in ansia l’Inter. Il totem offensivo sembra essersi bloccato sul più bello, quando il gioco si fa duro e si decidono le sorti del campionato.

La missione numero uno per Simone Inzaghi, nelle ultime 4 giornate di Serie A, sarà far ritrovare il vecchio smalto sotto porta al centravanti bosniaco, insieme alla ricerca dei tre punti.

Inter, Dzeko e il gol smarrito. Ancora lui al centro dell’attacco del futuro?

Un solo gol nelle ultime 8 partite, Coppa Italia compresa. Questo il magro bottino di Edin Dzeko dopo la goleada di San Siro contro la Salernitana. La rete al Verona del 9 aprile l’ultimo acuto. Guarda caso, l’ultima partita in cui è rimasto in campo dal primo all’ultimo minuto di gioco.

Prima di passare da punto di riferimento e centro di gravità permanente nel gioco dell’Inter a sostituibile, come in Spezia-Inter e Inter-Roma. Oppure rinunciabile inizialmente, nel caso del derby di Coppa Italia contro il Milan e di Bologna-Inter di mercoledì sera.

Quali le possibili ragioni dietro a un calo così vistoso e che sta incidendo sul campionato dell’Inter, nella sua fase più calda e decisiva?

Le 36 primavere possono essere certamente un fattore che incide sulla resistenza e sulle garanzie di alto rendimento che il calciatore può continuare a offrire con il passare dei mesi.

Però la questione non può esaurirsi in base al semplice dato anagrafico. La decisione estiva di costruire la rosa con un solo centravanti ha responsabilizzato Dzeko da un lato, mettendolo al centro del progetto come era abituato fin dai tempi di Roma.

Dall’altro lo ha esposto a un carico di pressioni non indifferente. Assorbito in maniera eccellente per tre quarti di stagione. Goleador, regista avanzato dalla trequarti in su, offrendo sempre la prima soluzione in verticale ai centrocampisti. Addirittura primo di tutti a rincorrere l’avversario in fase di non possesso.

In tante partite è stato encomiabile lo spirito con cui si è speso in ripiegamenti fino alla propria metà campo. Un dispendio energetico notevole. L’impressione è che si sia presentato il conto tutto insieme. Quel dinamismo e quella elettricità si sono visti sempre meno nelle sue prestazioni delle ultime settimane.

In particolare a Bologna. Una mezz’ora senza spunti e senza farsi trovare dai compagni, confinato all’interno di un’area intasata dallo schieramento decisamente prudente dei padroni di casa.

La domanda sorge spontanea. Si può puntare così tante fiches su Edin Dzeko nella prossima stagione?

E’ vero che l’Inter si sta giocando lo scudetto e quello rimane decisamente il focus principale dei nerazzurri nel mese di maggio. Però sappiamo benissimo che il mercato non dorme mai e che sono proprio queste le settimane cruciali in cui saranno poste le basi dell’Inter che verrà.

Non sono nemmeno di genesi recente gli interessamenti per numeri 9 come Scamacca e Haller. Così come le notizie che riguardano un Andrea Pinamonti pronto al ritorno alla casa madre, ma anche sempre più corteggiato.

Senza negare l’importanza che Dzeko potrà continuare ad avere nel mondo Inter, è fondamentale individuare il giocatore futuribile e di talento al quale iniziare ad affidare responsabilità centrali. Alleggerendo il peso da sostenere per il bosniaco, nell’arco dei 9 mesi stagionali.

Futuro, senza smettere di pensare al presente dunque. Perchè la missione numero uno per Simone Inzaghi, adesso, è recuperare i gol decisivi di Edin Dzeko