Il monte ingaggi dell’Inter preoccupa. Sono tuttora una ventina i milioni in più rispetto al totale allo scorso 30 giugno 2020. Un sostanziale aumento, ad inizio stagione, andava attribuito in buona parte ai rientri in organico di alcuni stipendi pesanti come quello di Perisic, Nainggolan e Joao Mario. Due dei quali poi ceduti.
È evidente, però, che vista l’attuale difficoltà economica di Suning, che va ad aggiungersi alla generale crisi dovuta alla pandemia, qualcosa a fine stagione andrà rivisto. Ecco perché la proprietà sta accelerando sempre di più per concordare l’ingresso di nuovi soci di minoranza, se non addirittura di vendere il club. Questo processo garantirebbe l’iniezione di nuova liquidità nelle casse societarie ed il conseguente rifinanziamento del mercato e degli stipendi.
Se così non fosse, è chiaro che Suning sarà costretta ad operare dei tagli abbastanza netti alla spese. Tutto lascia pensare che, in caso di mancato ingresso di nuovi soci, potrebbe saltare qualche pezzo grosso della rosa di Antonio Conte. Gli indiziati principali sono quei giocatori giovani e di valore in grado di garantire grandi plusvalente, che si stanno affermando ad alti livelli sia in Italia che in Europa. I nomi più caldi sono quelli di Barella, Hakimi, Lautaro e Skriniar.
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